Kung Fu, a cosa serve?

Essere forti nel Fisico, nella Mente e nel Cuore.

Potrà sembrare contraddittorio per i “non addetti ai lavori”, ma quello che mi ha insegnato il Kung Fu è che nella vita è necessario non solo essere forti sul piano fisico, ma anche su quelli del Cuore e della Mente. Alcune persone hanno molta energia, ma non hanno ancora imparato a dominare le proprie emozioni, altri sono tranquilli per natura, ma non riescono a concentrarsi… Per riuscire nel Kung Fu, l’individuo sarà spinto ad esercitare tutti i piani del proprio Essere.

Crescendo a contatto con i bambini, da prima all’oratorio, a quattordici anni ero già animatore, poi attraverso il lavoro da psicomotricista nelle scuole dell’infanzia da un po’ più grande, ho imparato a conoscere sempre meglio loro e me stesso, acquistando sempre di più la consapevolezza che essere bambino e, vivere il proprio essere bambino, ha un valore immensamente grande, perché ciò che vivi da bambino, le esperienze, le vittorie, le sconfitte, le paure, l’amore… te lo porterai dietro per tutta la vita, come un timbro nel cuore, nel profondo di te stesso. Per questo coi miei allievi, specie con i più piccoli, ma non solo, mi impegno al massimo, continuando a studiare in cosa consistono le diverse tappe evolutive dell’individuo, attraverso libri e articoli, confrontandomi quando posso con pedagogisti ed educatori.

Anche per gli adulti il Kung Fu non rimane “solo” una importante valvola di sfogo o un addestramento al combattimento, ma offre strumenti utili per raggiungere e mantenere un buon equilibrio psico-fisico.

È importante praticare le Arti Marziali sin dall’infanzia…

Se possibile suggerisco sempre di iniziare a fare Arti Marziali da piccoli, questo per fornire ai bimbi quell’ambiente fatto di rispetto, regole e stimoli che gli permetterà di crescere in modo sano, per dare sfogo alle frustrazioni prodotte dalla vita quotidiana, per appagare il bisogno spesso troppo represso di contatto e confronto fisico, per insegnargli il valore dell’impegno e la consapevolezza che ognuno di noi nella società occupa un posto preciso  e che questo posto va guadagnato.

Tutti gli avversari sono degni di rispetto. Ci sono compagni che ci aiuteranno a crescere ed altri che invece tenteranno di portarci lontano dalla Via (il Dao), per questo dobbiamo stimolare il Maestro Interiore, perché cresca insieme a noi e ci indichi sempre la giusta strada: la nostra.

Potrei andare avanti ancora molto a scriver di quanto le Arti Marziali rispondano in maniera efficace e perfetta ai bisogni della varie tappe evolutive dell’individuo più di ogni altro sport, non per nulla in alcune aziende dell’Asia i dipendenti prima di iniziare a lavorare praticano insieme una disciplina marziale, mentre in Cina i parchi sono pieni di anziani che praticano il TaiJiQuan (TaiChiChuan) che altro non è che uno stile di Kung Fu morbido, ma penso anche, che cento libri non valgono un giorno di pratica, per cui se avete ancora dubbi, portate a provare vostro figlio in una palestra di Arti Marziali, non per forza la mia e, se potete, iscrivetevi per almeno tre mesi anche voi e poi valutate i cambiamenti che si saranno verificati.

Ah! Non dimentichiamo una cosa:

Praticando il Kung Fu, si impara anche a difendersi!

M° Marco Galvagni

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